lunedì 26 febbraio 2018

PICCOLI SEGRETI delLA SOFFITTA di Calò

Mi hanno chiesto in tanti come faccio a fare le foto dei miei oggetti nelLA SOFFITTA di Calò.



Ed ecco alcuni semplici trucchetti per fare delle belle foto in casa.

Questa è la foto finale di un libro che sto leggendo in questi giorni che pubblicherò tra poco su Instagram.


E questo è quello che c'è realmente dietro!!! La Poang, la tenda che ho in soggiorno, un asse di legno...


In questa foto manca il cavalletto con la reflex.
Io uso tutto materiale che recupero in casa.

Vi scrivo alcune dritte veloci veloci:
- trovare un posto in casa con una fonte di luce naturale (una finestra è perfetta). La luce NON deve essere diretta;
- usare un cartone o un'asse di legno o un tavolo dove appoggiare il tuo oggetto; 
- lo sfondo lo puoi creare con teli bianchi o decorati (non troppo) o cartoni bianchi per far risaltare il tuo oggetto.
Prendi la tua macchina fotografica e scatta! Vedrete che anche voi con un po' di fantasia potete creare foto belle con poco sbattimento!
Io, usando la reflex, cambio alcune impostazioni che per me danno quel tocco in più alla foto e poi a volte le correggo con Photoshop (se la foto è sporca, non precisa...). Nel caso del libro, aveva in copertina un bollino dello sconto, nella foto finale non c'è più. Magiaaaa!

Ho chiarito i vostri dubbi? Comunque, se volete saperne di più, contattatemi. Sarò contenta di spiegarvi altri trucchetti ;-).


venerdì 9 febbraio 2018

CAVIARDAGE, sapete che cos'è?

Giovedì sera sono andata alla presentazione di una tecnica creativa di nome CAVIARDAGE. In che cosa consiste?
Partiamo dall’etimologia. La parola deriva dal francese caviar, caviale, e potrebbe essere tradotta come “cavialeggiare”, cioè, all’incirca “annerire”. Annerire le parole che non servono, per mettere in evidenza quelle prescelte. Da una pagina di testo (quotidiano, libro destinato al macero, fogli di testo...) si ricava una poesia o una frase e si cancella tutto il resto. Le parole non selezionate da noi verranno annerite, oppure coperte con un disegno, oppure ancora scarabocchiate, per far emergere la nostra frase poetica. Ne vengono fuori piccoli capolavori che esprimono le emozioni che abbiamo dentro.


Questa tecnica è stata creata ed è diffusa in Italia da Tina Festa (quindi Made in Italy ;-).
Il Metodo può essere utilizzato per sè stessi, come pratica di benessere, all’interno di percorsi scolastici, per attività artistiche o di intrattenimento ludico-espressivo e in ambiti terapeutici come in arteterapia e counseling. 
Io sicuramente proverò a sperimentarlo e vediamo cosa combino. Abbiamo provato a comporre una frase e devo dire che ho sudato. Ma sono sicura che per quanto riguarda il lato artistico della cosa, avrò meno problemi. Vi metto qualche immagine per farvi capire meglio.


Io vi consiglio di provare. Se poi vi appassiona, fanno anche dei corsi dove ti insegnano il Metodo esatto per creare questi piccoli capolavori cartacei.

venerdì 2 febbraio 2018

IL RITUALE DELLA FELICITÀ

È stata una settimana molto stressante per me. Avevo i miei figli e mio marito super ammalati e io ho capito che non sono proprio fatta per fare l'infermiera.
Primo perché è da giovedì scorso che sono chiusa in casa ad accudire la famiglia e mi sentivo (e mi sento) un animale in gabbia. Sono uscita a fare la spesa ma è la cosa che odio fare di più... quindi non vale.
Secondo perché, la preoccupazione è talmente forte (anche se sono semplici influenze) che la tramuto in frustrazione.
Terzo, non riuscivo ad avere i miei spazi per evadere da "mamma il naso", "mamma ho vomitato", "mamma il Leo mi spinge", "mammmmmmaaa la Camilla mi ruba la coperta". Per leggere andavo in bagno, il blog neanche a parlarne e non riuscivo a concentrarmi neanche nel lavoro (tanto che ho fatto una cosa per l'altra). E ieri ho fatto le bistecche impanate non con farina, uovo e pan grattato ma con uovo e farina di FARRO. Lì ho capito che ero al limite!
Quando non avevo figli ero così paziente, ero calma, non alzavo mai la voce e avevo un equilibrio interiore. Ora sono proprio sballata!
In questo marasma di emozioni, incazzature, preoccupazioni e nervosismo mi sono imbattuta nel Rituale della Felicità.


Quello che avevo visto però era nero, graficamente brutto e sembrava il rituale della tristezza (forse perché il mio umore era così). Allora l'ho rifatto. Ho pensato che potrebbe  essere un nuovo inizio dell'anno, visto che il mio 2018 non è iniziato proprio al meglio.
Lo potete scaricare QUI, così lo potete anche stampare. Io l'ho attaccato sopra la mia scrivania!
Vi saluto e buon week end.



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